Nel corso dell’evento MASSA 2022, svoltosi nella provincia di Siracusa a metà giugno 2022, è stata presentata una relazione riguardante gli scarti di finocchio.
Durante la conferenza dedicata alla spettrometria di massa e alle sue applicazioni, la dottoressa Maria Assunta Crescenzi, vincitrice della Borsa di Studio PON al Dottorato in Scienza del Farmaco dell’Università degli Studi di Salerno, ha presentato i risultati delle sue ricerche sul contenuto fitochimico e sulle potenzialità biologiche degli scarti di finocchio forniti da Paolillo.
Gli studi sugli scarti del finocchio
Lo studio ha evidenziato che gli scarti di finocchio contengono una ricca quantità di composti bioattivi, come glicosidi flavonoidici, acidi fenolici e ossilipine, che presentano molteplici attività biologiche. In particolare, si sono rivelati molto interessanti per le loro proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie. Questi risultati suggeriscono che gli scarti di finocchio potrebbero essere considerati dei promettenti sottoprodotti utilizzabili per la produzione di cosmetici o integratori alimentari.
Ma le news sugli scarti di finocchio non finiscono qui. È stato pubblicato nel 2023 uno studio sulla rivista Molecules, realizzato dalle ricercatrici Maria Assunta Crescenzi, Gilda D’Urso, Sonia Piacente e Paola Montoro, che ha confrontato i contenuti e le attività antiossidanti di diverse varietà di finocchio.
Lo studio ha preso in considerazione gli scarti provenienti da varietà di finocchio coltivate in diversi periodi dell’anno. Dieci composti polifenolici sono stati analizzati nelle foglie e nei piccoli steli dei finocchi forniti da Paolillo, valutando anche l’attività antiossidante di tali composti.
I risultati degli studi
I risultati hanno confermato la presenza di importanti quantità di composti bioattivi nei finocchi analizzati. Inoltre, è emerso che le varietà di finocchio coltivate in diversi periodi dell’anno ed appartenenti a cultivar diverse, mostrano differenze significative nella composizione chimica e nell’attività antiossidante. Questi dati forniscono importanti informazioni per la scelta delle varietà più adatte alle esigenze nutraceutiche e cosmetiche.
Queste scoperte aprono nuove prospettive per l’utilizzo degli scarti di finocchio come risorse preziose per la salute e la bellezza. Non più considerati semplici rifiuti, questi sottoprodotti possono essere sfruttati per la produzione di cosmetici naturali e integratori alimentari. Inoltre, promuovendo l’uso degli scarti di finocchio, si favorisce anche la sostenibilità ambientale, riducendo gli sprechi e valorizzando le risorse disponibili.
Il finocchio è un dono della natura, e tu puoi trasformarlo nel tuo tesoro personale. Prenditi cura di te stesso, scopri il potere degli scarti di finocchio e regalati una salute radiosa e una bellezza senza tempo!
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